Come ogni anno, anche quest'anno tutto é pronto per i festeggiamenti. Siamo entrati, lo scorso 19 febbraio, nell'anno della capra, animale umile e pieno di gratitudine, simbolo del rispetto per gli anziani e di una vita pacifica e tranquilla.
Come ogni anno, anche quest'anno quello che si chiede é la fortuna, quella che i latini, per non sbagliarsi, chiamavano la "buona sorte".
Il dragone é pronto ad aprire le danze e a scacciare il malocchio. Si muove sinuoso dentro un ritmo chiaro e scandito quasi a predire i giorni che verranno. Cade e si rialza più volte come ad indicarci le possibili eventualità della vita, come a dirci che possiamo cadere ma che possiamo anche trovare la forza per risollevarci. Danza il dragone e intanto si palpano per aria i nuovi propositi, si accarezzano per strada gli immancabili desideri di salute, lavoro, soldi e si annusa fra la gente l'esigenza stridente di rinnovare l'auspicio che l'anno nuovo sia migliore di quello passato, che i cuori spezzati vengano ricuciti e quelli ricuciti sanati per sempre.
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